Gli Archivi di Minas Tirith #2

Archivi di Minas Tirith #2

Archivi di Minas Tirith #2

Intervista a Gianfranco Monfardini “il Monfa”

Amici e Compagni d’Arme,

oggi per il secondo appuntamento della rubrica “Gli Archivi di Minas Tirith” abbiamo un ospite che per la CdViA è qualcosa di più di un amico: Gianfranco Monfardini aka “Il Monfa”, presidente dell’associazione ludica “La Torre d’Avorio”!

 

Prima di tutto, ciao Monfa e grazie della tua disponibilità!

Ciao gente! Ma grazie a voi!

 

Partiamo subito con il parlare della tua associazione, “La Torre d’Avorio”, e le vostre attività.

La Torre nasce come gruppo di gioco sul finire degli anni ’80 e si struttura con il nome di “Hobbit Wan Queen Hobbit” ad inizio del 1990. Tutti i suoi membri erano appassionati Tolkieniani e giocatori di ruolo, appassionati di giochi in scatola e di miniature.  Con gli anni siamo cresciuti, non solo d’età, ma anche di numero e le nostra attività sono diventate molteplici. Nel 2010 abbiamo poi sentito la necessità di costituirci associazione e successivamente abbiamo ottenuto il riconoscimento di APS ed anche l’affiliazione alla Tana dei Goblin. Ora le attività della Torre sono a 360 gradi nell’ambiente ludico e ci piace pensare alla nostra ludoteca come ad un grande contenitore dove si può trovare di tutto: molte associazioni si specializzano su un particolare settore ludico, giochi in scatola, miniature, giochi di ruolo, giochi di carte ecc… noi, invece, riusciamo ad offrire un’ampia scelta ludica a tutti i soci.

 

Tra i vostri obiettivi leggiamo che vi proponete di sostenere e ampliare la diffusione del gioco di ruolo, a che punto siamo in Italia da questo punto di vista?

Purtroppo in Italia la cultura ludica è quasi totalmente assente. Provate a fermare una persona per strada e chiedetegli se gioca a qualche cosa: nel migliore dei casi vi risponderà che ha giocato a Risiko o a Monopoli, nel peggiore vi dirà che il gioco è un passatempo per bambini… Nel resto dell’Europa, senza allargarci troppo, il gioco non è relegato ed etichettato come un passatempo per bambini, ma riveste un ruolo importante nella vita sociale e formativa di tutti! Si gioca a tutte le età e vi dico di più: molti giochi sono adatti, per la complessità del regolamento o per tematiche, ad un pubblico adulto e più maturo. Non parliamo poi del gioco di ruolo… spesso ancora accusato di plagiare le menti dei partecipanti… La nostra stessa associazione ha dovuto subire molte vessazioni per il semplice fatto di giocare con tali giochi, che siano giochi di ruolo da tavolo o dal vivo.

 

Oltre al gioco di ruolo sappiamo che la vostra associazione sperimenta e supporta tutto quel panorama che riguarda i giochi da tavolo di ogni tipologia. Considerata la prepotente presenza videoludica, pensi che sia un prodotto che sta scomparendo o in realtà è un falso mito dato semplicemente dal fatto che c’è meno pubblicità?

I videogiochi hanno una grossa responsabilità, secondo il mio parere, sulla poca diffusione del giochi di ruolo tradizionali. L’evolversi della tecnologia e le raffinate immagini degli ultimi computer sono molto accattivanti, non lo nego, e per questo richiamano molti giocatori, soprattutto fra i più giovani. Ma questi videogiochi hanno una grande limitazione rispetto ai giochi di ruolo tradizionali: sono programmi! Hanno dei limiti che non possono essere oltrepassati, sia che l’utente giochi in singolo o in multiplayer. Seduti attorno ad un tavolo, narrandosi le gesta dei personaggi che si sta impersonando in un’avventura… beh, signori miei, l’unica limitazione in questo caso è data dalla fantasia dei partecipanti! Per fortuna, negli ultimi anni, il settore dei giochi di ruolo pare abbia trovato nuova linfa, prima con l’avvento dei giochi “indie” (di autori indipendenti) e successivamente con il ritorno di vecchie glorie dell’old school o retro-cloni. Rollate i dadi, stiamo tornando!

 

Qualche titolo interessante da suggerire a chi ci legge?

Troppi! Troppo tanti da elencare… mi servirebbe un’intera giornata! Vi sono giochi di ruolo per tutti i gusti, dallo storico al fantascientifico, dall’horror al fantasy… tantissimi! Personalmente, in associazione stiamo giocando a “Sulle tracce di Cthulhu”, un gioco di ruolo basato sul sistema  Gumshoe, prettamente investigativo. Molto bello e semplice. Da provare!

 

Piccola provocazione: secondo te la società moderna sta etichettando il gioco come un taboo? Bisogna crescere in fretta e buttarsi nel mondo del lavoro il prima possibile perché bisogna “far girare la macchina”, non c’è tempo per il gioco che risulta una perdita di tempo per chi non ha niente da fare. Cosa ne pensi?

Rispondo citando le emblematiche parole del filosofo George Bernard Shaw: “L’uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare.”

 

Abbiamo assistito a un altro successo del TorreCon (tenutosi a Cigole il 05/06/2016 – ndr), parlaci di questa manifestazione. Come è nata e qual è il suo obiettivo?

L’obbiettivo è semplice: diffondere la cultura ludica ed il gioco intelligente. Cerchiamo di far scoprire o riscoprire il valore e la bellezza di mettersi tutti attorno ad un tavolo, giocare assieme e confrontarsi, collaborare e divertirsi. Quando veda tanti giovani perdersi via imbambolati davanti ad un computer o ad uno smartphone non provo che rabbia: sembrano degli zombi… I giochi in scatola o di ruolo sollecitano invece i partecipanti a compiere dei ragionamenti, a delle scelte, a delle problematiche che li farà crescere, sia intellettualmente che socialmente. Non dimenticate che statisticamente un giocatore di ruolo è portato alla lettura di libri molto di più rispetto ad un videogiocatore… Riflettete, gente, riflettete.
Sul perchè organizziamo il TorreCon è presto detto: quand’eravamo giovani noi non vi erano associazioni ludiche o eventi ludici come la Torre o la CdViA o i Goblin che ci offrissero tutte queste cose… ora che siamo cresciuti ed abbiamo scoperto questo fantastico mondo, ora che abbiamo il tempo e le risorse, vogliamo impegnarci ad offrirlo anche alle altre persone, ai giovani, perchè saranno i giocatori di domani, ed ai meno giovani perchè capiscano che il gioco non è solo un passatempo per bambini!

 

Cinque edizioni fa partecipò come oggi anche la CdViA e allora ci trovammo in una piazzetta con 4/5 bancarelle, cosa ha trasformato il TorreCon nel successo che vediamo oggi?

Sicuramente dall’impegno dei soci della Torre e delle persone che ci aiutano nell’organizzazione e nella diffusione dell’evento, alla vitalità di un settore ludiche che negli ultimi anni sta trovando la sua età dell’oro e dalla voglia delle gente di scoprire nuovi giochi e valori .

 

Qualche numero di questa ultima edizione?

Oltre mille partecipanti in un sol giorno! Un successo che va oltre le nostre più rosee aspettative!

 

Per il futuro?

Ci piacerebbe riuscire a riproporre il TorreCon su due giornate e ad ampliarlo ancora di più… vediamo. Ma il TorreCon non è l’unico progetto in cantiere… per il futuro abbiamo in serbo delle sorprese!

 

Possiamo parlare dell’esperienza Girsa Crew?

L’ambiente tolkeniano è da sempre una delle ambientazioni, se non l’ambientazione fantasy più diffusa ed amata, e molti appassionati di gioco di ruolo non potevano che trovarsi attorno ad un tavolo a giocare con il Gioco di Ruolo del Signore degli Anelli, GiRSA appunto. La web community Girsa Crew ha organizzato in passato molti eventi ed appuntamenti dedicati a Tolkien ed al Girsa, radunando appassionati, curiosi ed estimatori sia della saga letteraria sia del gioco. Attualmente la community sta passando una fase di ristrutturazione, ma come dicevo prima… abbiamo delle sorprese per il futuro!

 

Passiamo a qualcosa di più frivolo: La Torre e la Compagnia, come si sono conosciuti e come collaborano?

Proprio attraverso la web community del Girsa Crew. Entrambe i gruppi sono appassionati sia del gioco di ruolo (io personalmente lo masterizzo dall’inizio degli anni ’90) che dell’opera letteraria, ed una volta entrati in contatto, i due gruppi hanno naturalmente sviluppato delle fantastiche sinergie!

 

Un po’ di pubblicità per i prossimi eventi?

No, non vogliamo creare troppa aspettativa ne vogliamo svelare i nostri piccoli segretucci… Vi dico solo una cosa…: Kings of Crew 2.0

 

Ringraziamo davvero di cuore il Monfa e vi lasciamo alcuni link per seguire la Torre D’Avorio e le loro attività, ovviamente li trovate anche su facebook!

Links:

http://torreavorio.altervista.org/index.html

http://www.torrecon.it/

 

Ora vi salutiamo con nel cassetto una chicca che spero molti amici tolkieniani apprezzeranno!

Alla prossima… e che Iluvatar vi abbia in gloria!

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